Il risparmio delle famiglie italiane
Dati Istat 2020-2021
Negli ultimi anni, l'interesse per le energie rinnovabili è cresciuto notevolmente in tutto il mondo. In Italia, l'adozione di forme di energia sostenibile da parte delle famiglie sta
diventando sempre più diffusa, grazie a incentivi governativi e alle numerose opportunità offerte dalle fonti rinnovabili. In particolare, l'installazione di pannelli fotovoltaici e impianti
solari termici per il riscaldamento e la produzione di acqua calda può consentire significativi risparmi energetici e benefici economici a lungo termine.
Secondo i dati dell'ISTAT relativi agli anni 2020 e 2021, l'Italia ha registrato un aumento costante nell'utilizzo di energie rinnovabili da parte delle famiglie. Infatti, sempre più nuclei
familiari hanno deciso di investire in soluzioni energetiche sostenibili per ridurre la dipendenza dalle fonti di energia convenzionali, come il gas e il carbone.
L'energia solare, in particolare, ha suscitato un grande interesse tra i cittadini italiani.
L'installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto delle abitazioni permette di convertire l'energia solare in energia elettrica, che può essere utilizzata per alimentare gli elettrodomestici
domestici. Questa fonte di energia pulita non solo riduce l'impatto ambientale, ma può anche comportare un significativo risparmio sulle bollette energetiche.
Secondo l’Istat, il 75,4% delle famiglie italiane hanno effettuato investimenti in risparmio energetico negli ultimi cinque anni. Di questi, il 70,7% sono investimenti per l’energia
elettrica, il 26,0% per il riscaldamento ed il 16,8% per la produzione di acqua calda.
Le regioni con le percentuali più elevate sono Emilia-Romagna (75,5%), Umbria (74,6%), Lazio (74,5%) e Toscana (74,0%); la Provincia autonoma di Bolzano/Bozen con il 62,9% ha il valore più basso (non sono rilevati interventi e investimenti precedenti l’arco temporale considerato).
Fonte: Istat
"Consumi energetici delle famiglie | anni 2020 e 2021"
Sintesi dei dati 2022 a cura dell’Ufficio Statistico di Terna relativa alle energie rinnovabili
La società Terna - Rete Elettrica Nazionale S.p.A., il Gestore dei Servizi Energetici dal 1999, fornisce le statistiche relative al settore elettrico nazionale, permettendoci di avere un un
quadro riguardo alla situazione delle fonti rinnovabili utilizzate in Italia.
L’energia che deriva da fonti rinnovabili si ricava da fonti non fossili e viene classifica in base alle seguenti tipologie: solare, eolica, idraulica, geotermica, da biomasse, del moto ondoso e maremotrice (maree e correnti).
Tra le fonti rinnovabili, si registra il record storico del fotovoltaico, che nel 2022 ha totalizzato oltre 28 TWh di produzione (+12,3% rispetto al 2021).
Diversamente, è stato registrato un minimo storico nella produzione idroelettrica che scende del 36,2% attestandosi a 30,3 TWh.
Sono in calo anche le altre fonti rinnovabili: eolica -2,1%, geotermica -1,3% e bioenergie -7,6% rispetto al 2021. Principale responsabile della diminuzione delle bioenergie, che registrano il delta negativo più significativo degli ultimi anni, è la produzione ottenuta utilizzando come combustibile gli oli vegetali grezzi che scende del 24,8%.
Con focus sulla produzione termoelettrica, vista la prevalenza che continua a rivestire nella copertura del fabbisogno, osserviamo come gli impianti di cogenerazione (che hanno rappresentato nel 2022 il 53,1% del termoelettrico totale a fronte di una produzione elettrica di 105,4 TWh) hanno prodotto, in assetto cogenerativo, 56,6 TWh termici, con un relativo utilizzo del calore pari all’81,4%.
Analizzando invece la produzione termoelettrica per
combustibile è stato registrato: un incremento di produzione da combustibili solidi del 61% (22,6 TWh), un calo della produzione da gas naturale del 2% (che continua a coprire il
71,0% della produzione termoelettrica con 141,4 TWh), un incremento della produzione da prodotti petroliferi del 29% (4,9 TWh) e un aumento della produzione da altri combustibili dell’8,5% (30,2 TWh).
Consideriamo ora la potenza lorda installata, ovvero la quantità totale di potenza elettrica disponibile nel sistema energetico di un paese o di una regione, in questo caso l’Italia.
La potenza efficiente lorda di generazione (cioè la somma di tutte le capacità di generazione di energia elettrica disponibili), al 31 dicembre 2022, è risultata pari a 123,3 GW, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente.
In particolare, con 61,1 GW la capacità rinnovabile, ha raggiunto il 50% del totale installato nel nostro Paese, con un aumento rispetto al 2021 del 5,3%.
La potenza cogenerativa si riferisce alla capacità di generare contemporaneamente energia elettrica e calore utilizzabile per scopi diversi, come ad esempio il riscaldamento di edifici o l'approvvigionamento di acqua calda. Questa forma di generazione di energia è considerata più efficiente rispetto alla generazione separata di elettricità e calore, poiché sfrutta in modo ottimale i combustibili utilizzati.
Di seguito, si fa riferimento a diverse variazioni di potenza nelle diverse fonti di generazione nel corso dell'anno.
Analizzando il parco di generazione (insieme di tutte le fonti e i sistemi di generazione di energia elettrica) per fonte:
- il termoelettrico ha registrato un contenuto incremento (+0,9%) passando dai 62,7 GW del 2021 ai 63,3 GW del 2022. Sostanzialmente stabile la potenza degli impianti di sola produzione di energia elettrica (35,8 GW) e in lieve aumento la potenza cogenerativa, che passa dai 26,1GW del 2021 ai 26,6 GW del 2022;
- l’idroelettrico ha registrato un aumento di capacità dello 0,3% (attestandosi a 23,2 GW), dovuto principalmente all’entrata in esercizio di impianti di piccola taglia;
- il fotovoltaico ha registrato un considerevole incremento di potenza di 2,5 GW (+10,9%) attestandosi a 25,1GW (erano 22,6 GW nel 2021);
l’eolico ha avuto un significativo incremento, passando dai 11,3 GW di potenza del 2021 ai 11,8 GW del 2022 (+5%); - il geotermoelettrico è rimasto invariato con una potenza di 0,8 GW.
Riguardo i sistemi di accumulo, al 31 dicembre 2022 risultano in esercizio 227.478 impianti (nel 2021 erano 75.070) con una potenza nominale pari a 1,5 GW, che ha determinato un incremento del 278% rispetto al 2021 quando la potenza era pari a 0,4 GW.
Fonte: Terna - Rete Elettrica Nazionale S.p.A.